Mi chiamo Neal (autismo non verbale)

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Autismo non verbale

I ragazzi con autismo non verbale sono spesso oggetto di pregiudizi. Le conseguenze sociali di questa condizione sono notevoli e in questo video si vuol far capire quello che può provare chi ha queste caratteristiche di fronte al giudizio altrui. L’incapacità di comunicare è una delle principali ragioni dei meltdown, per cui sarebbe opportuno riflettere su questo e riuscire a trovare un modo per comprendere quello che le persone con autismo non verbale desiderano, cercando delle vie diverse dalla voce per comunicare, perché la maggior parte delle persone con autismo non ha problemi cognitivi, ma solo di comunicazione.

Tecnologia sì, tecnologia no

Di tecnologia si parla spesso – aspettandosi da essa miracoli o catastrofi – ma in qualche caso ci sono degli evidenti vantaggi, da mettere in pratica nella vita di tutti i giorni. Il tablet, per la sua portabilità, se può aiutare chiunque a tradurre qualcosa in lingua straniera in pochi attimi, può anche favorire la comunicazione con le persone con autismo non verbale. Abbiamo visto, in altri video postati su questo blog, come possa essere utilizzato per far comprendere a chi si prende cura dei ragazzi non verbali, quello che desiderano comunicare. In questo caso, Neal, attraverso la tastiera virtuale di un tablet, dimostra come sappia esprimersi bene, anche senza l’uso della voce.

Aiutare a comunicare sapendo ascoltare

Impegnamoci a trovare sempre modi nuovi per dare una voce alle persone che non l’hanno, per riuscire a comunicare. Sarà un vantaggio per tutti. In un mondo sempre connesso, quel che manca è forse la capacità o la volontà di ascoltare.

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“text” :”Trad. Giovanni Gatto”},
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“text” :”Non riesco a parlare.”},
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“text” :”qualunque sia il motivo per cui Dio ha voluto che fossi muto”},
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“text” :”molte persone credono che io non sia in grado di pensare”},
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“text” :”nonostante quello che pensano… io penso”},
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“text” :”cosa più importante: ascolto”},
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“text” :”molte persone mi fissano e io ascolto il linguaggio del corpo”},
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“text” :”ascolto i loro sguardi, la loro ignoranza”},
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“text” :”ascolto perché non ho scelta”},
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“text” :”ascoltare è diverso da sentire”},
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“text” :”sentire significa avvertire dei suoni”},
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“text” :”ascoltare significa elaborare quel che senti e interiorizzarlo”},
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“text” :”cosa penso di chi mi fissa?”},
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“text” :”quello che dicono è che non mi capiscono”},
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“text” :”non riescono a capirmi e a mettermi in una categoria”},
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“text” :”stanno dicendo che non sono come loro”},
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“text” :”che c’è qualcosa che non va”},
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“text” :”ora, per la seconda parte”},
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“text” :”come faccio a gestirlo?”},
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“text” :”avevo dei problemi prima”},
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“text” :”credevo alle loro impressioni”},
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“text” :”e che ci fosse qualcosa di sbagliato in me”},
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“text” :”mi abbattevo per non essere giusto”},
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“text” :”ora… ho più autostima per me”},
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“text” :”e la mia diagnosi, sono un promotore della consapevolezza sull’autismo”},
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“text” :”ora non fuggo gli sguardi”},
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“text” :”e mi piacerebbe che mi facessero delle domande sulla mia diversità”},
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“text” :”ho compreso che alcune persone sono disinformate”},
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“text” :”non sanno cosa siano i bisogni speciali”},
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“text” :”non sanno nulla delle differenze neurologiche”},
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“text” :”non la prendo più come un’offesa personale”},
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“text” :”ho ascoltato abbastanza, è tempo di esprimermi”},
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“text” :”comunque”},
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“text” :”con un mezzo elettronico”},
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“text” :”le mie mani”},
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“text” :”o con la bocca”},
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“text” :”ora tocca a voi ascoltarmi”},
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“text” :”siete pronti?”},
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“text” :”mi chiamo Neal”},
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“text” :”Trad. Giovanni Gatto”},
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“text” :”Sportello Autismo ‘Ancel Keys'”},
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