Il contatto visivo per le persone con autismo

Disegni a matita fotorealistici di Remrov (cliccare sull’immagine per vederne altri)

La storia di Remrov, descritta da Remrov

Remrov nel suo sito (cliccate sull’immagine in alto per visitarlo) spiega che, quando era più piccolo, non comprendeva nulla del mondo che lo circondava e aveva problemi con qualsiasi attività dovesse affrontare. Ha perseverato giorno per giorno studiando, memorizzando e imitando il comportamento, il linguaggio e le abitudini degli altri. Anche se all’inizio tutto ciò che diceva e faceva era frutto di imitazione, lentamente ha trovato il suo modo personale di fare fino a che è diventato abbastanza sicuro per cercare di trovare le sue parole e il suo linguaggio dentro di sé. Passò dall’essere una piccola persona piena di paure che non capiva il linguaggio difficile da raggiungere, ad una persona sicura di sé e che ha un discreto ammontare di auto-consapevolezza, che vuole prendere in mano la sua vita.

Dice, inoltre, di essere ad un punto della sua vita in cui vuole trasferire tutto ciò che ha imparato e tutto ciò che lo ha aiutato agli altri ragazzi con autismo, alle loro famiglie e a chiunque sia interessato a questi argomenti. Vuole gettare un ponte – dice Ramrov – tra i mondi degli autistici e dei neurotipici. Remrov tiene delle conferenze, scrive delle sue esperienze e realizza dei video su molti aspetti legati all’autismo.

Remrov spiega le difficoltà nel contatto visivo

Remrov, giovane artista con autismo, bravissimo nel realizzare ritratti e altre opere fotorealistiche, spiega perché le persone con autismo hanno difficoltà a stabilire un contatto visivo con le persone. Le ragioni sono diverse: la difficoltà nel riconoscere le emozioni dalle espressioni del viso, la difficoltà di dover elaborare tutte queste informazioni, l’incapacità di esprimere con il viso ciò che si prova e il conseguente fraintendimento di chi ci osserva. Tutte queste ragioni portano Remrov a dire che è meglio non forzare le persone con autismo ad avere un contatto visivo, perché lo sforzo che comporta fa perdere il senso di ciò che l’altra persona dice. Le persone con autismo, non avendo questa naturale capacità di capire ed esprimere le proprie emozioni, si sforzano continuamente di interpretare queste informazioni e ciò rende la conversazione estremamente difficile da portare avanti. Per questo volgono lo sguardo, ma questo può far pensare all’interlocutore che non sono interessati a continuare la discussione o di non risultare loro simpatici. Si tratta, invece, dell’esatto opposto.

Il video è sottotitolato in italiano a cura dello sportello autismo Ancel Keys.




>>>

0:0 0:3 ciao a tutti
0:3 0:05 sono un ragazzo con autismo
0:9 0:11 ho fatto questo video per educare sull’autismo
0:11 0:13 e per infrangere il muro tra il mondo dell’autismo e dei neurotipici
0:13 0:16 e voglio essere anche una voce per i ragazzi “non verbali” con autismo
0:25 0:28 in questo video voglio condividere qualcosa sul contatto visivo
0:30 0:35 il contatto visivo è molto importante nella nostra società
0:35 0:43 quando conversi le persone si aspettano un contatto visivo
0:45 0:50 ma il contatto visivo può essere molto difficile per persone con autismo
0:50 0:56 incluso me, per un paio di ragioni
0:56 1:02 una delle quali riguarda le espressioni
1:02 1:10 possono essere molto difficili da comprendere per persone con autismo
1:10 1:12 possono confondere
1:12 1:16 come tutte le altre forme di comunicazione non verbale
1:19 1:22 quando si guarda il viso di qualcuno
1:22 1:25 ci sono così tanti dettagli di cui tener conto
1:25 1:30 così tante cose in contemporanea
1:30 1:37 tanti dettagli sulle emozioni, sentimenti,
1:37 1:40 espressioni
1:40 1:49 tante informazioni confondono le persone con autismo
1:49 2:00 se si pensa a questo più le parole che le parole dette
2:00 2:04 le informazioni da elaborare allo stesso tempo sono tante
2:04 2:10 causando un sovraccarico delle unità sensoriali
2:10 2:16 quando converso e voglio stabilire un contatto visivo
2:16 2:22 perdo tutto quello che la persona dice per questo
2:22 2:30 un altro motivo per cui è difficile
2:30 2:44 è che non avviene automaticamente
2:44 2:48 ho imparato che durante una conversazione non devi necessariamente
2:48 2:53 guardare continuamente negli occhi
2:53 3:00 devi guardare un po’ negli occhi e poi guardare a lato,
3:00 3:05 oppure guardare le mani… ma per noi non è automatico (naturale)
3:05 3:09 quando io entro in contatto visivo
3:06 3:09 durante una conversazione, penso continuamente…
3:09 3:16 ‘ok! devo continuare a mantenere il contatto visivo?’
3:16 3:21 o sto guardando negli occhi di questa persona troppo a lungo?
3:21 3:26 sto intimidendo questa persona? lo fisso troppo?
3:26 2:32 penso a tutto questo allo stesso tempo
3:35 3:40 e mi perdo tutto quello che la persona dice
3:40 3:49 ci sono troppe informazioni, troppo da elaborare
3:53 4:05 un’altro motivo risiede nel fatto che sono troppo concentrato su me stesso
4:06 4:13 ma spesso non mi rendo conto della mia stessa espressione
4:13 4:15 dell’espressione del mio viso
4:15 4:20 spesso non corrisponde a ciò che provo effettivamente
4:21 4:30 quando converso spesso penso a come appaio, a come sembro
4:30 4:32 a com’è la mia espressione facciale
4:33 4:38 la mia espressione è giusta?
4:38 4:45 cerco di rassicurarmi, ma ho tanti dubbi e questo mi mette a disagio
4:47 4:54 quando qualcuno mi obbliga ad avere un contatto visivo
4:55 5:06 mi sento così a disagio che vorrei nascondermi
5:05 5:14 tutte queste ragioni insieme rendono impossibile elaborare le informazioni
5:14 5:18 allo stesso tempo
5:19 5:23 perdo tutto ciò che viene detto
5:23 5:28 per essere in grado di capire cosa dici
5:28 5:30 devo volgere lo sguardo
5:30 5:36 quando la gente vede che non guardo, pensano che non sia interessato
5:36 5:38 che non mi sono simpatici
5:38 5:44 ma è proprio l’opposto: mi interessa quel che dicono
5:44 5:49 per capire cosa dici devo volgere lo sguardo
5:50 5:59 alcuni voglio insegnare ad avere il contatto visivo ai ragazzi con autismo
6:00 6:07 ma personalmente non ritengo sia una buona idea
6:09 6:15 per tutto ciò che di cui ho parlato
6:15 6:20 ci possono essere persone con autismo che lo fanno
6:20 6:30 ma non li forzerei a farlo
6:30 6:35 perché ci sono buone ragioni per volgere lo sguardo
6:40 6:51 questo è tutto
6:51 6:55 spero che il video vi sia piaciuto e che lo troviate utile
6:55 6:58 se è così, cliccate sul pollice alzato
6:58 7:04 iscrivetevi al mio canale per imparare altre cose sull’autismo
7:05 7:13 se avete delle domande o idee fatemele conoscere
7:14 7:22 nei commenti, per email, le inserirò nel prossimo video
7:22 7:27 vi auguro una buona giornata
7:27 7:32 ci vediamo nel prossimo video, ciao

Un tutorial dell’artista Remrov

In questo secondo video, in inglese (non sottotitolato). Remrov spiega la sua tecnica per disegnare dei ritratti incredibilmente dettagliati. Questo dimostra come sia attento a tutti questi dettagli. È così consapevole di tutti i dettagli che deve rimuoverne alcuni per evitare alcuni effetti indesiderati. Per altre persone invece è vero l’opposto, devono concentrarsi per notare i dettagli.