Le giornate del CTS “Autismo in rete” – 1° giugno

Locandina dell’incontro

Presso il CTi “Ancel Keys” di Castelnuovo Cilento, il giorno 1/6/2017, dalle 16 alle 19, si è svolto l’incontro “Autismo in rete” a cura del CTS “Calcedonia” di Salerno. All’incontro hanno partecipato la prof.ssa Mirella Amato, D.S. del “Calcedonia”, la prof.ssa Maria Masella, D.S. dell’IIS “Ancel Keys, i docenti esperti dello Sportello autismo del CTS (prof.ssa Angelamaria Amendola, prof.ssa Aurora Cicalese, prof.ssa Carmen Matta, prof.ssa Erminia Salzano, prof.ssa Giovanna Dimita, prof. Giovanni Gatto e prof. Massimo Di Lascio) e la psicologa Rosaria Benincasa. Alla tavola rotonda sono stati invitati i docenti curricolari della rete di scuole del nostro CTI, per diffondere le conoscenze sull’autismo e aumentare la sensibilità verso le problematiche che possono verificarsi a scuola con gli alunni con autismo.

Intervento della D.S. Maria Masella

La D.S. Maria Masella e la D.S. Mirella Amato hanno sottolineato l’importanza di una sensibilizzazione sul tema dell’autismo per tutti – docenti curriculari e di sostegno – a causa dell’aumento del numero delle diagnosi e della necessità di intervenire tempestivamente e con le metodologie riconosciute valide dal ministero della salute. La D.S. Maria Masella ha spiegato che – come CTI – la scuola sta impiegando tutte le forze a disposizione per migliorare l’inclusione, incoraggiando la formazione dei docenti e la conoscenza dell’autismo anche attraverso un sito (www.alberghierocastelnuovocilento.gov.it/autismo) dedicato a questo tema.

 

La D.S. del CTS ha parlato dello Sportello autismo di Salerno e delle iniziative che sono in essere per fare da supporto ai docenti che hanno alunni con autismo al fine di migliorare la didattica attraverso delle metodologie efficaci, fornendo materiale didattico e altre consulenze utili per le necessità degli alunni.

Il nostro istituto dovrebbe diventare sede di uno sportello autismo satellite di quello di Salerno. Dopo gli interventi delle dirigenti, la parola passa ai docenti esperti dello Sportello autismo.

Cos’è l’autismo?

La prima dei docenti dello Sportello autismo ad intervenire è la prof.ssa Aurora Cicalese che spiega cos’è l’autismo, quando è stato scoperto da Kanner e come stiano aumentando le diagnosi di autismo, per diversi motivi. I sintomi dell’autismo sono cambiati dal DSM IV al DMS 5 – ha spiegato la professoressa. Le persone con autismo hanno difficoltà nell’area della comunicazione e dell’interazione sociale e presentano interessi ristretti e comportamenti ripetitivi. Le cause dell’autismo sono molto complesse e ancora non certe.

Teorie sulle cause

A questo punto la parola passa alla prof.ssa Erminia Salzano che spiega alcune teorie sulla causa delle differenze nel funzionamento del cervello delle persone autistiche, come la teoria degli specchi infranti, secondo la quale le difficoltà ad imitare gli altri sarebbero da attribuire ad un cattivo funzionamento dei neuroni specchio, responsabili delle interazioni sociali. Un’altra teoria recente ritiene che i soggetti autistici avrebbero una ‘visione particolare del mondo’ e un modo particolare di ragionare e relazionarsi. Un’altra caratteristica che spesso è associata all’autismo – spiega Erminia Salzano – è la difficoltà di mentalizzazione. I soggetti con autismo possono avere difficoltà a capire l’altro e possono non riuscire a cambiare modalità di relazione a seconda di chi gli sta di fronte e a seconda del contesto in cui ci si trova. La professoressa spiega poi che si parla di spettro autistico perché le caratteristiche possono essere estremamente diverse per ogni ragazzo con questa sindrome e fa alcuni esempi tratti dalla sua esperienza come insegnante di sostegno con i suoi alunni.

Caratteristiche dell’autismo

Dopo la professoressa Salzano interviene la prof.ssa Angela Dimita spiegando quali possono essere le caratteristiche delle persone con autismo, evidenziando, però, che ognuno è diverso, perché può avere dei tratti, delle aree in cui funziona diversamente e delle aree in cui funziona anche meglio di una persona neuro-tipica. È il caso di persone che riescono a disegnare i volti di persone o animali con una precisione ‘fotografica’, perché hanno una iperselettività visiva. Alcuni, invece, sono portati per la matematica o per la musica. La capacità che possono avere i soggetti autistici di concentrarsi su particolari interessi, può essere sfruttata – spiega la professoressa – a scopi didattici, ad esempio, per migliorare le abilità sociali, attraverso la forte motivazione che gli alunni hanno a conoscere argomenti particolari. Le controindicazioni risiedono  nel fatto che la caratteristica di non avere un filtro percettivo degli stimoli in entrata, input visivi o sonori, può mettere in crisi l’alunno a causa di un eventuale sovraccarico sensoriale. Vengono poi illustrate altre caratteristiche possibili come le alterazioni di natura senso-percettiva, la selettività alimentare, il picacismo (l’abitudine a mettere in bocca cose non commestibili), l’iper o iposensibilità agli odori o alle sensazioni tattili. Si parla anche del fatto che i vaccini non hanno una correlazione con l’autismo.

Segnali dell’autismo e diagnosi precoce

Prende la parola la prof.ssa Carmen Matta che spiega i vantaggi di una diagnosi precoce, perché è nei primi anni di vita che il cervello è maggiormente plastico e bisogna quindi intervenire il più presto possibile per ottenere il massimo, quando il bambino non ha ancora accumulato troppi ritardi nello sviluppo rispetto agli altri. La professoressa spiega quali siano i principali segnali di allarme nel bambino che rivelano l’autismo: l’assenza del pointing e di sguardo condiviso, lo scarso contatto visivo, ecc. Parla anche di un test utilizzato per verificare la presenza di segnali dell’autismo entro i diciotto mesi di vita ed entro i tre anni: la CHAT (Checklist for Autism in Toddlers, checklist per l’autismo nei bambini). Questo test, realizzato da Simon Baron-Cohen e altri, è stato validato su sedicimila bambini in Inghilterra ed è stato tradotto dall’Asl di Reggio Emilia per formare i pediatri. Si compone di due parti, una per i genitori e una per i pediatri di famiglia. Serve ad indagare le aree principali di sviluppo del bambino.

Struttura, organizzazione e programmazione

Segue l’intervento del prof. Massimo Di Lascio che spiega come la scuola deve organizzarsi per creare un ambiente idoneo ai bambini con autismo. Occorre predisporre gli spazi e i tempi in modo chiaro per il bambino che deve sapere cosa deve fare, quando l’attività è terminata e deve avere degli spazi in cui potersi calmare in caso di un sovraccarico sensoriale, per prevenire i comportamenti problema. È molto importante la collaborazione tra docenti e l’informazione dei compagni di classe sulle caratteristiche dell’autismo, per poter dare il giusto supporto all’alunno. Ci sono molti modi per strutturare gli spazi e facilitare anche gli spostamenti con indicazioni chiare del percorso da effettuare. Bisogna rendere visibile (chiaro) cosa fare, come farlo, come finire un’attività e cosa fare dopo. Il professore spiega attraverso una piantina di una classe come può essere disposta per rispondere a queste esigenze. Molto utile è predisporre una lavagna con delle immagini che spieghino in modo visivo come sia organizzata la giornata in classe.

La token economy

La prof.ssa Angelamaria Amendola prende la parola per spiegare un metodo didattico molto efficace: la token economy. Attraverso questo metodo, si rinforzano dei comportamenti positivi degli alunni e diminuiscono quelli negativi. È un contratto educativo con il quale ad ogni comportamento corretto dell’alunno si consegna un gettone. È un metodo valido per ogni discente, ma in modo particolare per gli alunni con autismo, soprattutto se non verbali, per insegnare loro come comunicare, iniziando dal saper fare delle richieste. Attraverso i gettoni si può così motivare l’alunno ad acquisire delle competenze e allo stesso tempo diventa chiaro per lui come può raggiungere degli obiettivi, superando così le difficoltà di comunicazione tipiche degli alunni con autismo. Questo metodo può essere utilizzato per coinvolgere tutta la classe, perché è molto motivante.

Le risorse in rete sull’autismo

Il prof. Giovanni Gatto parla delle risorse in rete per l’autismo. Prima, però, si sofferma su Julia, il personaggio raffigurato in una delle slide. Si tratta del primo personaggio con autismo introdotto nella serie televisiva del Muppet Show (Sesame street è il nome originale negli USA). Julia è una vivace e allegra bambina con autismo di quattro anni. Nell’episodio del suo esordio, attraverso un linguaggio semplice, è stato spiegato il perché di alcuni suoi comportamenti: la sensibilità a certi stimoli tattili, la concentrazione su alcuni interessi, la possibilità che si verifichi un sovraccarico sensoriale e la conseguente necessità di calmarsi, ecc. Il messaggio dell’episodio è che accogliendo le diversità di ognuno si vive in armonia. Tra i siti più interessanti viene citato www.pernoiautistici.com. Gli autori del sito hanno creato anche un’app che mostra se nelle vicinanze ci sono negozi, ristoranti, palestre, ecc., che hanno un atteggiamento positivo verso le famiglie con ragazzi con autismo, utilizzando le segnalazioni degli utenti. Si tratta di un servizio utile che mira ad una maggiore sensibilizzazione di chi lavora negli esercizi commerciali nei confronti dell’autismo.

Al termine della presentazione dei docenti dello Sportello autismo, si è svolta la parte finale, di grande interesse, dedicata alle domande rivolte dai docenti presenti alla dott.ssa Rosaria Benincasa, psicolga ed esperta in Analisi Applicata del Comportamento.

Questo è il secondo di una serie di incontri che il CTS “Calcedonia” di Salerno ha organizzato per sensibilizzare la comunità sul tema dell’autismo. I prossimi si terranno a Nocera (13 giugno) e Salerno (14 giugno).

Da sinistra: Angela Dimita, Mariella Amato, Maria Masella, Carmen Matta, Aurora Cicalese, Angelamaria Amendola, Giovanni Gatto, Erminia Salzano, Massimo Di Lascio, Rosaria Benincasa

Da sinistra: Angela Dimita, Mariella Amato, Emilio Zambrano, Carmen Matta, Maria Masella, Aurora Cicalese, Angelamaria Amendola, Erminia Salzano, Massimo Di Lascio, Rosaria Benincasa